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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Corviale

Si ferma più avanti della fermata: pugni e schiaffi all'autista del 786

L'aggressore ha aperto la porta e dopo aver insultato il conducente gli ha sferrato due pugni al volto che gli sono costati otto giorni di prognosi. Santori (Pdl): “Subito sistemi di allarme sui bus”

558_4Preso a pugni e a schiaffi perché si è fermato qualche metro più in là della fermata canonica. E' quanto accaduto ieri mattina alle 9 nella zona di Corviale. Siamo in via Poggio Verde, ad una fermata delle 786. Un giovane attende l'autobus insieme ad altri passeggeri. L'autista frena un po' più avanti. Un giovane sale, inveendo contro l'autista.

A raccontare quanto accaduto dopo è l'autista stesso a Elena Panarella del quotidiano Il Messaggero: “C’erano ancora le porte aperte, stavo guardando nello specchietto per ripartire quando un uomo si è avventato su di me e mi ha sferrato due cazzotti in viso, senza dire nulla. Sono rimasto tramortito dai colpi, non ho perso i sensi, ho pensato solo ai passeggeri, ho tentato di tirare il freno a mano, ma non ci sono riuscito. Sono rimasto immobile con il piede sul freno. Quell’uomo ha aperto la porticina della cabina e ha continuato a tirarmi cazzotti e schiaffi. Con una mano cercavo di fermarlo, gli ripetevo “ma che ti ho fatto”, ma lui continuava a picchiarmi. Nessuno sull’autobus mi è venuto ad aiutare a sottrarmi a quella furia, solo un signore che passava sul marciapiede è salito e lo ha tirato giù con tutta la forza che aveva”.

Per l'autista è stato necessario il trasporto all'ospedale dove ha ricevuto otto giorni di prognosi. Nessun passeggero è intervenuto in aiuto dell'autista.

Sull'episodio è intervenuto il presidente della commissione sicurezza Fabrizio Santori: “Da troppo si parla invano di sistemi di sicurezza da installare nelle cabine guida dei bus cittadini, come per esempio pulsanti che consentano di dare l’allarme direttamente alle forze dell’ordine e cabine di guida blindate per separare gli autisti dai passeggeri. E’ ora di passare dalle parole ai fatti. Nel Patto per Roma sicura siglato tra Campidoglio, Provincia, Regione e Prefettura inoltre è previsto l’impegno di realizzare una rete di sicurezza sussidiaria con il personale delle diverse società pubbliche che operano nel campo della mobilità e con le associazioni di volontariato, per creare un sistema di allerta e soccorso collegato alla Sala sistema Roma, così come la videosorveglianza alle fermate, il miglioramento dell’illuminazione pubblica e l’installazione di colonnine SOS”.

Già nel maggio del 2007, sempre a Corviale, in Largo Reduzzi un nomade aggredì un'autista del servizio pubblico.

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