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Arvalia Portuense / Via dell’Imbrecciato

Municipio XV, spariscono i tombini e Santori accusa: "E' l'effetto dell'accordo Schengen"

In alcune vie del Municipio XV sono scomparsi tombini e griglie probabilmente rubati per la rottamazione del ferro usato. Santori precisa: "Necessaria azione immediata per evitare pericoli"

Augusto Santori, consigliere del PDL del Municipio XV, ha descritto in una nota la situazione di degrado del quartiere: "Mancano tombini e griglie a Via dell’Imbrecciato, Via Alberese, Via Frattini, Via Marchetti, Via Mecozzi e in tante altre importanti arterie del Municipio".

 "Mancano all'appello più di cento tombini e duecento metri di griglie di copertura delle acque chiare soggetti tutti a furto da parte di nomadi e di chi è attualmente coinvolto nel mercato del ferro, della ghisa e del rame", ha dichiarato Santori. Ovviamente l'assenza dei tombini e delle griglie rende necessario un intervento immediato per evitare pericoli per i passanti e anche su questo punto ha chiarito la sua posizione il consigliere: "Entro breve sarà necessario provvedere alla sostituzione dei tombini e delle griglie, oltre che per una questione di decoro, anche perché creano primariamente un grave pericolo per i centauri, i pedoni e per le automobili".

Santori però non esita a lanciare l'accusa visto che per intervenire è necessario un ingente "impegno" finanziario: "Da un calcolo grossolano del costo sostenuto dagli uffici tecnici per poter provvedere a tale sostituzione, attraverso la saldatura degli stessi onde evitare ulteriori furti, emerge un valore al lordo di IVA di 4,5 euro per ogni kilo di ghisa acquistato dall’Amministrazione. Calcolando che ogni tombino, comprensivo di accessori, arriva a pesare ca 40 kg, il costo cadauno è di 180 euro che, moltiplicato per i cento pozzetti mancanti, dà un complessivo di 18.000 euro. Discorso a parte per le griglie: sempre al costo lordo di 4,5 euro per chilo e calcolando il peso di 30 kg per metro si arriva alla spesa di 135 euro per metro che moltiplicati per i 200 metri mancanti dà un complessivo di 27.000 euro. Nella sostanza la questione del furto di griglie e tombini da parte dei rom, solo nel Municipio XV, costerà all’Amministrazione 55.000 euro. Tale dato se per calcolo medio dovesse essere moltiplicato per ognuno dei 19 municipi produce una spesa per l’intera città di più di un milione di euro. Il tutto considerando solo le spese per materiali e non la manodopera necessaria all’innesto delle strutture".

Nel momento in cui al livello internazionale non si fa altro che parlare di accordo Schengen per via della mobilità degli immigrati anche Santori vede in questo patto la ragione dei disagi: "Il danno economico o meglio il costo sociale sostenuto dalla collettività è un altro degli effetti di Schengen e dell’impossibilità di provvedere all’espulsione coatta dei cittadini, quasi tutti comunitari, che nelle fonderie abusive dei campi illegali della città lavorano ferri vecchi e oggetto di furto. Anche questo vorremo dire dal territorio alle Istituzioni europee con la manifestazione indetta per domani mattina di fronte alla sede della Commissione Europea di Roma".

Nonostante ciò comunque non è da escludere secondo Santori il coinvolgimento di connazionali nel circuito della rottamazione del ferro usato e rubato: "In rapporto ai sequestri avvenuti ieri di pneumatici, rame e ferro da parte della Polizia Municipale abbiamo richiesto, attraverso il Presidente della Commissione Trasparenza Marco Palma, un intervento straordinario di indagine sui rottamatori presenti nel territorio municipale, in particolare di quelli situati tra Trullo e Magliana".

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