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Magliana, chiuso il giardino di via Greve: “Non abbandoniamolo”

Le scarse condizioni di sicurezza degli alberi presenti nel giardino di via Greve, ne hanno comportato la chiusura. Magliana Viva: “Se le amministrazioni non riescono a farsene carico, sia messo a bando”

Cancelli chiusi. In via Greve, a Magliana, c’è un’area verde divenuta del tutto inaccessibile. Il nastro giallo della Polizia Locale sta lì a ricordarlo. “E’ assolutamente passare o sostare all’interno dell’area delimitata – si legge nell’ avviso appeso sul cancello – ‘area di estremo pericolo’ – viene ulteriormente specificato –  a breve sarà eseguito l’intervento di rimozione e messa in sicurezza degli alberi”.

LO STATO DEL PARCHETTO - Lo stato in cui versa l’area verde, non è sfuggita ai volontari del gruppo Magliana Viva. “Alberi crollati sulle strutture interno al giardino e su quelle confinanti; campi da calcetto e da pallacanestro non manutenuti; giochi per i bambini non curati; gazebo abbandonati a se stessi. Queste sono le condizioni in cui riversa oggi uno dei giardino del quartiere Magliana, una delle aree verdi - si legge in una nota di Gianluca Buonincontro e Claudio Cocciatelli, di Magliana Viva - domenica il giardino è stato chiuso per inagibilitá dal Corpo della Polizia Municipale locale, dato che è crollato un albero all’interno del giardino stesso e all’esterno di quest’ultimo, in una zona residenziale adiacente".

LA MANUTENZIONE  - L'episodio che ha portato alla chiusura del giardino, secondo i referenti di Magliana Viva, era del tutto prevedibile. "Già da diverso tempo abbiamo più volte denunciato questo stato di abbandono del parco: adesso che è avvenuto questo ennesimo episodio, che poteva causare danni oltre che strutturali anche fisici a persone, chiediamo ancora a voce più alta una reale ed effettiva messa in sicurezza del parco, con manutenzione e verifica delle strutture".

LA PROPOSTA - Buonincontro e Cocciatelli indicano anche una soluzione alternativa. " Se le amministrazioni comunali e municipali non sono in grado di prendersi carico dell'area - propongono i due - allora che  pubblichino dei bandi". Secondo Magliana Viva, questo iltimi dovrebbero essere rivolto a " arealtà associative locali o romane": A prescindere dallo strumento, resta comunque un obiettivo da perseguire: "non lasciare incustodita e abbandonata una delle poche aree verdi del nostro territorio".

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