Muratella, roghi in via Candoni: chiesto l’intervento del Prefetto
I fumi provenienti dal campo rom di via Candoni alimentano le proteste. Chiesto al Prefetto di applicare la legge sulla Terra dei Fuochi, per consentire ai residenti di trascorrere un'estate con le finestre aperte
Ancora fumi densi, alti, irrespirabili. L’aria della Muratella, è tornata ad imprimersi di un odore acre cagionato dal persistere di roghi. Secondo molti commentatori, “vengono dal campo nomadi di via Candoni. Non è la prima e non sarà l’ultima volta” commenta tra gli altri Federico Rocca, dirigente politico di FdI-An.
INCENDI E MICROSTANZIAMENTI - Anche Augusto Santori e Marco Campitelli i del comitato DifendiAmo Roma, sottolineano come l’ incendio sia l’ “ennesimo in pochi giorni, divampato nel campo nomadi attrezzato di Via Candoni. Il campo, che da tempo vive una situazione di sovradimensionamento e di degrado, con il periodo estivo rischia di diventare una ciminiera per tutti i residenti del quadrante”. I due poi fanno notare che “Dopo lo sgombero abusivo di Candoni 2 infatti i nomadi si sono spostati in tutte le aree circostanti, dando luogo a microstanziamenti adiacenti al vecchio campo”.
LA RACCOLTA FIRME - Le ricette per affrontare la questione, sono molteplici. Al di là della condanna verso l’operato del Sindaco “che continua a fare promesse e non muove un dito” come ha ricordato Rocca, si registrano alcune proposte. Lo stesso referente di Fratelli d’Italia propone di sottoscrivere “la nostra proposta di delibera popolare” che prevede lo “smantellamento dei campi”. Il duo Santori Campitelli invece, chiede al prefetto Gabrielli di intervenire con l'applicazione della legge sulla Terra dei Fuochi e di intervenire repentinamente affinché questo territorio non viva un'altra estate senza poter uscire di casa”.
TERRA DEI FUOCHI - A sostegno dell’applicazione della legge sulla Terra dei Fuochi c’è anche Marco Rollero, esponente locale di Forza Italia e Presidente del Club della Libertà Sociale e Sicurezza. “La norma parla espressamente di fuochi appiccati a rifiuti abbandonati ovvero depositati in maniera incontrollata in aree non autorizzate. E’ pertanto applicabile ad ogni fattispecie che realizzi tale illecito, inclusi i roghi tossici nei campi nomadi eppure- conclude Rollero - di questi controlli per l’attuazione della legge non se ne vede neanche l’ombra”.
