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Municipio XI, dalle politiche sociali ai social network: il disagio familiare finisce in rete

L'Assessora alle politiche sociali del Municipio XI chiede agli utenti di facebook di avanzare "proposte e suggerimenti" per andare in soccorso ad una donna in difficoltà con figlia a carico. Immediate le critiche dalla sponda PD

L’Assessora alle politiche sociali del Municipio XI, Marina Voudouri, ha chiesto l’intervento dei suoi amici di facebook. Lo ha fatto, proponendo loro di valutare una situazione di disagio vissuta da una mamma con figlia a carico. Una scelta, quella di ricorrere al social network, che non è particolarmente piaciuta. Soprattutto non sembra sia stata apprezzata dalle colleghe che, durante l'Amministrazione precedente, si erano occupate di politiche sociali.

LA RICHIESTA SU FACEBOOK - “Avete una soluzione migliore? Ad una mamma con figlia minorenne che si è separata per via delle violenze del padre alla figlia, e che lavora precariamente, serve aiuto economico perché non può permettersi di pagare l’affitto” annuncia pubblicamente l’Assessore Marina Voudouri. Stando a quanto riportato sul post, alla donna sarebbe già stato proposto “di andare in una casa famiglia alla quale lo Stato/ Comune paga €82 al giorno a persona”. Agli amici di facebook l’Assessora ha pertanto chiesto di avanzare “proposte e suggerimenti”. Probabilmente perchè, quella indicata, non risulta di suo gradimento.

I COSTI COMPLESSIVI - L’annuncio è stato subito commentato dall’ex Assessora alle politiche sociali del Municipio XI Mimma Alfonzi Miani. “Invece di governare le politiche sociali, con tutti gli annessi e connessi, l'Assessora  porta un caso sociale sul web e chiede cosa si potrebbe fare agli utenti del social.Il tutto - valuta Miani - per scagliarsi contro le strutture del III settore che lavorano con competenza sui fenomeni sociali. Si guarda solo all'aspetto economico - osserva l'ex Assessora Democratica - e non si presta attenzione alla progettualità di accompagno rivolta ad una donna con figlia in difficoltà, vittima di violenze domestiche”.

IL RUOLO DELLA POLITICA - Come ha poi spiegato Erica Battaglia, già Presidente della Commissione politiche sociali del Campidoglio, c’è una procedura da seguire in questi casi. “S’inizia con un colloquio con le assistenti sociali del Municipio. Perchè non è l'Assessore che risolve i casi, ma è l'Assessore che indica le procedure e aiuta semmai l'assistenza sociale a trovare di meglio, se ritiene insufficiente la soluzione trovato”. Fatta queta premessa, l’ex Consigliera capitolina aggiunge che “Nel caso in cui ritenga insufficiente la soluzione trovata, si può sempre convocare una riunione con i propri Parlamentari di riferimento e proporre una nuova legge. Si chiama politica - punzecchia Erica Battaglia - e  non facebook”.
 

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