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Magliana San Paolo / Viale Guglielmo Marconi

Da Magliana a Marconi, il Tevere è una giungla: chiesta più manutenzione dei suoi argini

Le canne e la vegetazione cresciuta lungo gli argini del Tevere, rende insicura la pista ciclabile ed espone il quadrante al rischio incendi. Si temono possibili conseguenze anche sul fronte della viabilità

Ancora problemi legati alla manutenzione del verde. Ancora appelli al Comune, cui si chiede di intervenire prima che possano prodursi spiacevoli conseguenze. Il degrado talvolta è evidente, ma non è tuttavia quella la questione principale. Il maggior timore risiede infatti negli incendi che potrebbero generarsi, con tutte le ripercussioni sul piano della mobilità.

GLI INCENDI - “Oltre ai fumi pericolosi che potrebbero sprigionarsi per i materiali nascosti dalla fitta sterpaglia – ha ricordato il capogruppo municipale di Forza Italia Marco Palma - c'è il problema connesso all'importanza in termini di mobilità dello snodo di Ponte Marconi”.  Viene infatti segnalato, a ridosso dell’infrastruttrura viaria, “l’assenza di pianificazione d’ogni sorta d’intevento, finalizzato a bonificare gli argini del Fiume Tevere. I residui di insediamenti irregolari – osserva il Consigliere Municipale  – si sommano alla presenza di una sorta di vegetazione spontanea molto fitta che, con grande probabilità ed a causa dell'aumento delle temperature, rappresenteranno linfa vitale per probabili incendi".

LE POSSIBILI CONSEGUENZE - Tornando al problema della mobilità, viene segnalato come “ in caso di incendio, Ponte Marconi potrebbe essere chiuso o subire un forte ridimensionamento rispetto all'ordinario deflusso di traffico quotidiano, provocando disagi pesantissimi per l'interno quadrante”. Per questo, il Consigliere ha annunciato un’interrogazione con la quale chiedere  un intervento congiunto di Ardis e Roma Capitale.

LA SICUREZZA NELLE CICLABILI - Il rischio di un incendio e le conseguenze sul traffico veicolare, sono una possibilità connessa all’assenza di manutenzione della vegetazione ripariale. Tuttavia, ci sono effetti anche molti più immediati, come quelli sottolineati da Bici Roma.  Fausto Bonafaccia, Presidente dell’Associazione ciclistica, ha fatto notare come “lungo la ciclabile della Magliana, da giorni ci sono canne che si sono adagiate sulla pista e che nessuno toglie . Più avanti su Lungotevere della Magliana poi,  la vegetazione incolta ne occupa una buona parte e su alcuni tratti la segnaletica orizzontale non c’è nemmeno più”. In definitiva, la sicurezza stradale e la viabilità, rischiano di non essere del tutto garantite. Motivo per cui, si continuano a rivolgere appelli al Campidoglio.

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