Arp: "Il vero arredo urbano della Capitale è la sosta illegale"
"Con i nuovi parcheggi si libererebbero 270 km di strade. Nel quartiere Marconi ogni giorno 2500 auto in sosta illegale"
Secondo uno studio effettuato dall'ARP (Associazione Roma Parcheggi) che ha preso come riferimento l'intera città di Roma, suddivisa per quadranti e quartieri omogenei, solo nel settore "Marconi", sono ogni giorno almeno 2500 le auto in sosta illegale.
Questo comporta un grave problema di traffico, smog e viabilità.
"I dati in nostro possesso sono esaustivi quanto disarmanti. Ci chiediamo come mai le Autorità competenti non attuino quotidianamente una seria e rigorosa politica di controllo e repressione della sosta illegale che oramai da tollerata sta diventando la normalità." Lo dichiara Giorgio Nena Presidente dell'ARP (Associazione Roma Parcheggi). "Gli interventi necessari vengono continuamente osteggiati e dobbiamo anche sottolineare come in Prati, Balduina, Parioli, Ostiense, Trieste e Flaminio la situazione non sia molto differente. Il vero arredo urbano della Capitale - sottolinea Giorgio Nena - è rappresentato dalla sosta illegale che deturpa strade e piazze. Ci chiediamo - conclude Giorgio Nena - come mai nessuno dei Comitati che si oppongono ostinatamente a ogni lavoro infrastrutturale, non abbia mai fatto un esposto alla Procura della Repubblica per porre fine alla sosta illegale, visto che la repressione e la deterrenza sono per Legge obbligatori e altrimenti si configurerebbe il reato di omissioni d'atti d'ufficio."
I dati dell'ARP pongono in luce come con gli interventi già realizzati, si sono liberati a Roma (moltiplicando i posti auto realizzati per circa 5 metri lineari ad autovettura), circa 104 kilometri di strade e che se venissero effettuati gli interventi previsti dalle Ordinanze Commissariali, si potrebbero liberare ben 270 kilometri di strade. In ultimo, un dato economico che dovrebbe far riflettere: solo di oneri concessori, con gli interventi in programmazione, ai Municipi arriverebbero ben 145 Milioni di Euro che in un momento di crisi economica e di tagli agli Enti locali, sono un patrimonio irrinunciabile a cui non poter rinunciare.
Lo dichiara in una nota Giorgio Nena, presidente dell'ARP