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La denuncia di un lettore: "La differenziata a Marconi è stato un fallimento"

Pubblichiamo la segnalazione di un lettore che denuncia il fallimento della nuova modalità di raccolta differenziata nel quartiere Marconi

Dopo una serie di denunce portate avanti dal circolo Pd del quartiere, riportiamo di seguito la segnalazione di un lettore che denuncia il "totale fallimento della nuova raccolta differenziata" nel quartiere Marconi, partita lo scorso autunno con i punti mobili Ama e, contestualmente, il fallimento della politica di Alemanno che, tre anni fa, "ha fatto presa sugli elettori anche e soprattutto con la pulizia della città".

Tra le ragioni che tre anni fa hanno consentito la presa del Campidoglio ad Alemanno c'era sicuramente una diffusa smania di ordine e pulizia in tutta la città. Non sappiamo se nel famigerato giro in moto della scorsa settimana l'ex Ministro delle Politiche agricole ne abbia potuto prendere atto. Il malcontento e i disservizi in tutte le circoscrizioni dove si sta sperimentando il nuovo corso della raccolta differenziata è tale però, che se la situazione non cambiasse, sarà difficile per il vecchio colonello An cavalcare di nuovo in quei collegi gli stessi temi dell'ultima campagna elettorale anche nel 2013.

Partita sperimentalmente a Marconi nell'autunno del 2010, dallo scorso 20 giugno anche in altri cinque quartieri capitolini tutti i cassonetti dell'umido sono stati stati definitivamente rimossi e sostituiti da punti di raccolta mobili attivi solo la mattina presto e senza una campagna di informazione minimamente tempestiva o adeguata. E' chiaro che per dispetto e una impreparazione indotta dei cittadini anche la differenziata di carta e plastica è definitivamente saltata e almeno nel quartiere Marconi, è sempre più difficile distinguere un cassonetto dall'altro e ogni bidone si è trasformato automaticamente in un raccoglitore di immondizia indistinta. Maurizio Veloccia, coordinatore del PD del Municipio XV denuncia "in questi anni il Sindaco ha sprecato milioni di euro per una sperimentazione inefficace che invece di avvicinare ed invogliare i cittadini alla buona pratica della differenziata, li disincentiva.

Ma il fallimento della differenziata apre le porte ad una probabile emergenza rifiuti". I recenti scandali di parentopoli poi non aiutano certo l'immagine del sindaco e la sopportazione generale dell'opinione pubblica nei confronti dell'Ama. Ultimamente Daniele Autieri di Repubblica nel suo ottimo libro d'inchiesta Alemagno ha denunciato come tramite tutta una serie di incarichi plurimi e soprattutto la Servizi Azionista Roma, holding del Comune che ha il compito di fare da cinghia di trasmissione tra il Campidoglio e la galassia delle controllate, la giunta fosse chiaramente a conoscenza del boom delle assunzioni e le esplosioni dei debiti dell'Ama. Stando sempre ad Autieri, il genero di Panzironi (lo stesso Ad della Municipalizzata che ancora non si è dimesso), la figlia del caposcorta di Alemanno e il nipote de il Direttore di Esercizio sono solo la punta dell'iceberg di oltre cinquecento persone entrate all'Ama con procedure sospette e vagliate tra le altre cose con la consulenza costosa dell'Elis, la società interinale che fa capo all'Opus dei.

Il rimpasto di giunta di questi giorni e lingresso al Campidoglio della Sensi, pare non cambiare la linea progammatica del Sindaco, apparentemente predisposto più a reclutare personaggi pilotati dall'alto che non collaudati sul campo. Speriamo che il suo prossimo viaggio in moto a Viale Marconi non sia del tutto ostruito dall'immondizia.

 

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