Sicurezza via WhatsApp: il “Controllo del Vicinato” approda a Marconi
Il programma del "Controllo del Vicinato" arriva anche a Marconi. Sabato nella Chiesa di via Oderisi da Gubbio, sarà spiegato in cosa consiste questo progetto, che già ha avuto molto successo nei quartieri fuori dal GRA
Gli atti vandalici, i furti delle auto e negli appartamenti, stanno rendendo virale il ricorso alle chat. La diffusione di smartphone e tablet infatti, consente ormai ai cittadini di comunicare in tempo reale, eventualmente scambiandosi anche informazioni su “movimenti sospetti” che avvengono nelle strade.
IL RICORSO ALLE CHAT - Il principio su cui si basa il Controllo del Vicinato è semplice ed è in gran parte incentrato sullo scambio di informazioni. I protagonisti di questa metodologia sono i cittadini che, utilizzando WhatsApp, fungono da sentinelle. Le informazioni sono così diffuse in tempo reale anche se, è sempre bene specificarlo, il passo successivo non è quello di scendere in strada e farsi giustizia.
COME FUNZIONA - Il Criminologo Francesco Caccetta, girando nei vari quartieri della Capitale, sta ribadendo un concetto essenziale. Il Controllo del Vicinato non ha nulla a che vedere con le ronde cittadine. Al contrario, prevede il coinvolgimento delle forze dell’ordine. Funziona così: si attiva una chat, condivisa tra un centinaio di persone, cui fa capo un referente, una sorta di moderatore. Utilizzando questo canale vengono segnalati movimenti sospetti che mettono in allarme i vari residenti. Se la segnalazione è confermata da altri vicini, si procede a contattare le forze dell’ordine.
L'APPUNTAMENTO - Il programma Controllo del Vicinato, dopo il successo riscontrato in molti quartieri fuori dal Raccordo Anulare, facile bersaglio di ladri e vandali, arriva quindi anche a Marconi. L’appuntamento per quanti fossero interessati ad avere più informazioni, è per sabato 18 alle ore 15.30 presso la Chiesa Gesù DivinoLavoratore, in via Oderisi da Gubbio.
