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Il contratto Lega-M5s approda in Municipio XI. L'opposizione insorge: "Basta con la propaganda"

Durante una commissione incentrata sulle condizioni del CIE di Ponte Galeria, il M5s ha letto il nuovo programma di governo, tra le proteste del PD

Il contratto di governo approda nelle aule del Municipio XI. L'episodio, verificatosi nel corso di una commissione congiunta, è stata immediatamente stigmatizzato dai consiglieri del Partito Democratico. Per il centrosinistra infatti, la scelta di leggere alcuni passaggi dell'accordo appena sottoscritto da Di Maio e Salvini, è stata un mero gesto di propaganda.

La propaganda nelle sedi istituzionali

"L’argomento all’ordine del giorno – ricordano i consiglieri democratici del Municipio XI - era la 'Relazione della Garante dei diritti delle persone che sono state private della libertà personale di Roma Capitale". Per affrontare questa delicata questione, all'incontro era stata invitata la dottoressa Gabriella Stramaccioni, che avrebbe dovuto presentare una relazione sul Centro di Inclusione ed Espulsione di Ponte Galeria. A dispetto del tema, "Si è evidentemente pensato che la seduta potesse iniziare con un po' di propaganda sul governo che,  come è stato detto durante i lavori, 'avremo a partire da questo pomeriggio'". Una scelta contestata dai democratici, che hanno puntato l'indice verso una maggioranza "senza alcun freno", che usa le istituzioni, come fossero "sedi per i comizi elettorali". Così l'ente di prossimità finisce per trasformarsi in un ente di propaganda.

L'episodio raccontato dal M5s

La vicenda è stata chiarita dalla protagonista della vicenda, la presidente della Commissione delle Elette Susanna Lombardi (M5).  "Abbiamo invitato la dottoressa Stramaccioni per appurare se esistono, come riportato anche dai media, violazioni dei diritti umani legati a mortificanti e degradanti condizioni in cui vivono le donne trattenute nella struttura di Ponte Galeria", racconta Lombardi. Fin qui il racconto coincide con quello fatto dal gruppo democratico. Come si arriva però alla lettura del programma sottoscritto da Salvini e Di Maio?

Centri di permanenza e rimpatrio e governo M5s-Lega

"In base alla normativa dell'attuale Ministro degli Interni Minniti - spiega la consigliera Lombardi (M5s) -  in ogni regione sarà istituito un Centro Permanenza e Rimpatrio". C'è dunque il timore che quello previsto per il Lazio, possa essere realizzato proprio nel Municipio XI. Pertanto, "mi  è stato chiesto dai  consiglieri presenti di poter confrontare il decreto Minniti con la volontà del prossimo governo". Per vedere se quindi il decreto trovasse applicazione anche nell'accordo tra M5s e Lega, la consigliera Lombardi ha letto "parte dell'articolo 13 del contratto di governo, la parte in cui si trattava il tema del  Centro permanenza rimpatrio". Raccontata in questi termini, è difficile stabilire se l'insolita iniziativa assunta dalla consigliera pentastellata, fosse finalizzata alla propaganda. Secondo Lombardi  la lettura "è avvenuta alla presenza delle opposizioni che, fino all'arrivo della consigliera del PD, sono state serenamente ad ascoltare". Le accuse si rincorrono. Il clima, a prescindere dalle eventuali strumentalizzazioni, nel Municipio XI non è affatto sereno.

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