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Valle Galleria, Montestallonara senza fogne e gas: monta la rabbia degli abitanti

Il Comitato del Piano di Zona B50 scenderà in piazza il 29 luglio. I cittadini che hanno comprato casa attratti dai canoni dell'housing social sono sul piede di guerra: ancora aspettano le opere di urbanizzazione primaria

La disperazione a Montestallonara sta prendendo il sopravvento. Il tempo passa e il Piano di Zona B50, intervento di edilizia agevolata in un'ex discarica della Valle Galeria, approvato nel 2003, avviato nel 2007, e ancora privo delle opere di urbanizzazione primaria, stenta a trasfomarsi in un quartiere degno di questo nome. 

CASE SENZA SERVIZI - Anzi, il quadro sembra complicarsi e addirittura, in Aula, si decide di costruire ancora (delibera approvata a febbraio per la densificazione di alcuni Pdz tra cui il B50), laddove i cittadini, e parliamo dei più fortunati, sono ancora senz'acqua, senza fogne, senza gas. Alcuni in casa non possono neanche metterci piede, ma intanto la pagano. L'hanno comprata anni fa attratti dai canoni ribassati dell'housing sociale. Pagano quella e, nell'attesa, sborsano un altro affitto. E sono esausti. 

L'ULTIMA RIUNIONE - La spola negli uffici del Comune per denunce, aggiornamenti, richieste, proteste è quotidiana. L'ultima riunione dell'8 luglio, alla presenza dell'assessore all'Urbanistica, Giovanni Caudo, e il consigliere Dario Nanni che segue il caso da tempo, non ha portato buone nuove.

Ancora nessuna autorizzazione dal Consorzio di Bonifica del Lazio (Cbtar) per la costruzione di un ponte, fondamentale perché propedeutico al passaggio di tutti gli allacci: rete idrica, fogne e gas. Il permesso non arriva, ci spiegano dal Comitato, perché "il Consorzio di Bonifica pretende prima la stipula di una convenzione con il Consorzio Montestallonara con la quale ci dovremme prendere tutte le responsabilità per la costruzione dell'opera". 

MANCANO I SOLDI - Non c'è il ponte ma non ci sono neanche i soldi. Almeno dieci imprese del consorzio Isveur che ha in carico i lavori, pare non abbiano ancora finanziato le opere di urbanizzazione, particolare che ovviamente blocca il tutto. Per quanto riguarda invece l'illuminazione pubblica (non c'è neanche quella) è tutto pagato, ma le opere non partono. Le strade sono ancora sterrate, ma questo sembra il meno al momento. 

"C'è chi, delle cooperative sociali, prova a rivendere la sua quota - racconta Monica, del Comitato - ma chi è che compra, per quanto a prezzo basso, in una situazione simile?". La cittadina avvisa gli abitanti anche di un altro problema. "Molti cittadini, e ho avuto modo comunque di provarlo con i miei occhi, mi hanno comunicato numerosi avvistamenti di topi, cavallette e scarafaggi che stanno infestando il territorio". Oltre al danno, la beffa. 

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