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Ponte Galeria Ponte Galeria / Via di Monte Stallonara

Monte Stallonara, roghi da dodici giorni: "Qui c'è la terra dei fuochi romana"

Cento ettari di terreno sono già finiti sotto sequestro: ipotizzati "reati ambientali e urbanistici". Intanto i residenti, preoccupati dal perdurare dei miasmi, presentano regolari denunce

A Montestallonara si dorme con le finestre chiuse. Il 20 agosto si è verificato un incendio la cui coda continua a rendere l'aria irrespirabile. I miasmi raggiungono le abitazioni del piano di zona, una settantina di palazzine costruite tra Ponte Galeria e la Pisana.

Le denunce degli abitanti

Nella periferia ovest della Capitale ci sono residenti che protestano e che lamentano problemi respiratori, nausea,  mal di testa. A loro dire sarebbero causati dai miasmi che, a distanza di quasi due settimane dall'incendio, continuano a respirare. Per questo hanno presentato delle querele segnalando, all'autorità giudiziaria, di aver perplustrato il territorio e di aver scoperto "focolari ancora accesi".

L'area sequestrata

L'area interessata dall'incendio è stata posta sotto sequestro preventivo. Il  Nucleo Tutela Ambientale dell'XI Gruppo Marconi della Polizia Locale di Roma Capitale, ha messo i sigilli su una superficie enorme: 100 ettari, l'equivalente di quasi 100 campi da calcio. S'ipotizza siano stati commessi "reati ambientali ed urbanistici". Una possibilità che molti residenti considerano decisamente concreta.

Il quartiere e le discariche

"Pignatone nel 2017 aveva chiesto al Comune di fare dei carotaggi sul terreno per verificare se il piano di zona era stato edificato su una discarica abusiva" racconta Monica Polidori, portavoce del Comitato Monte Stallonara "noi temiamo per la nostra salute, in questi giorni ci sono delle famiglie che hanno deciso di portare via i bambini, lasciandoli magari dai nonni" racconta sempre Polidori.

Il precedente sequestro

Già nell'agosto del  2018 il Nucleo Tutela Ambientale aveva disposto un sequestro preventivo. In quell'occasione, a seguito di uno scavo fognario, erano stati individuati significativi cumuli di rifiuti plastici.  Si trovavano a poche decine di centimetri sotto il livello del terreno. Erano stati interrati come alcune foto mostravano in maniera inequivocabile.

La terra dei fuochi romana

"Non serviva questo incendio per dimostrare che la Valle Galeria è la terra fuochi romana. Anche perchè questa – tiene a sottolinare la portavoce del comitato di Monte Stallonara – è una verità che è nota a tutti. Il nostro timore è che anche i palazzi nei quali viviamo siano stati realizzati sopra delle discariche abusive".

Monte Stallonara: terra dei fuochi

I controlli attesi

Per verificarlo potrebbero tornare utili quei carotaggi che, gli abitanti di questo piano di zona realizzato senza strade asfaltate e fognature adeguate, continuano a chiedere al Campidoglio. "La sindaca il 17 giugno del 2017 aveva firmato un'ordinanza a cui è seguito solo un monitoraggio dell'Arpa ed una verifica sulla radioattività" racconta sempre Monica Polidori "attendiamo con ansia i controlli sui terreni". 

Monte Stallonara: l'area sotto sequestro

Il sopralluogo della Sindaca

Nel pomeriggio la Sindaca si è recata a Monte Stallonara per un sopralluogo. "E' stata circa un'ora e mezza - testimonia Monica Polidori - ed ha visitato l'area posta sotto sequestro, dove si è confrontata con i tecnici del Campidoglio e con la protezione civile che ha inviato sul posto delle autobotti per spegnere i roghi". La pioggia di queste ore, potrebbe aiutare nel difficile compito di sedare i continui incendi che, da dodici giorni, stanno flagellando la terra dei fuochi romana.

La promessa  

"Sono riuscita anche a parlare con la Sindaca - ha dichiarato la portavoce del comitato di Monte Stallonara - di sua iniziativa, Raggi ha annunciato che saremo convocati  in Campidoglio, per chiarire la questione dei mancati carotaggi effettuati. Le ho anche chiesto quando avverrà quest'incontro. Mi ha risposto presto". 

Articolo aggiornato alle 19:40 del 2 settembre 2019

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