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Giovedì, 18 Aprile 2024
Ponte Galeria Malagrotta / Via del Ponte di Malnome

Valle Galeria, riparte la mobilitazione: "No all'ennesimo scempio del territorio"

Il 21 giugno, sotto la Regione Lazio, i comitati della Valle Galeria tornano a manifestare. "No alla discarica di amianto ed inerti, no alla riaccensione dell'inceneritore per rifiuti ospedalieri e niente tritovagliatore"

Il destino della Valle Galeria è di nuovo in discussione.  La chiusura della discarica di Malagrotta ed il tramonto del progetto sull'ecodistretto, non sono sufficienti a garantire la serenità dei residenti. La destinazione per scopi industriali dell'area, non contribuisce a rasserenare gli animi. Ed in assenza di una politica chiara in materia di rifiuti, si continua a temere un ritorno al passato.

LA PROTESTA - "Abbiamo deciso di far ripartire la mobilitazione – annuncia Claudio Fetoni, presidente del CdQ Castelmalmone. "La nostra è una zona verdeggiante a due passi dal mare, ma continua ad essere minacciata. Per questo il 21 giugno, alle ore 10, saremo davanti alla Regione Lazio. Protestiamo contro i progetti di quanti, da Acea ai privati, hanno preso di mira il nostro territorio".  Non ci sarà soltanto il Comiato di Quartiere. "I comitati di Piana del Sole e di Massimina hanno manifestato l'intenzione di aderire. Spero lo stesso vogliano fare quelli di Roma Nord. Siamo stati  a Torreimpietra, dove questa mattina era presente anche una nostra delegazione per dire no alla discarica di Pizzo del Prete".

I PRINCIPALI TIMORI - La preoccupazione dei residenti è profonda. "I maggiori timori che abbiamo riguardano l'apertura di una discarica per amianto ed inerti; la riaccensione dell'inceneritore di rifiuti ospedalieri speciali; un tritovagliatore di rifiuti organici. Siamo contrari a ciascuno di questi impianti. Noi veniamo dall'esperienza di Malagrotta, chiusa dopo 40 anni. E non ci sentiamo affatto garantiti, perchè tra l'altro vediamo camion che ancora vi accedono con del materiale e non capiamo cosa ci vadano a fare". 

MONTI DELL'ORTACCIO - C'è un altro timore che attanaglia i residenti. "Una volta che è stata abbandoanta l'ipotesi di realizzare una  discarica di servizio a Monti dell'Ortaccio, non abbiamo visto partire nessuna riqualificazione. Perchè non si interviene con una riqualificazionea ambientale? Sappiamo che l'attuale politica si è adoperata per far cessare attività come quella di Malagrotta, ma anche l'inceneritore dei rifiuti speciali. Ora però sembra che i programmi siano nuovamente cambiati, per questo chiamiamo a raccolta i cittadini. Serve una mobilitazione per scongiurare l'ennesimo scempio nel nostro territorio".

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