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Ponticello Portuense, la Soprintendenza: "I lavori non riprendono? Colpa di Comune e Municipio"

La Soprintendenza fa sapere ai cittadini di aver "continuamente sollecitato" Comune e Municipio senza ottenere risposte: "Non sappiamo cosa impedisca la ripresa dei lavori". Intanto i cittadini organizzano un flash mob davanti al ponticello

C’è un giallo che si sta consumando all’ombra del Ponticello di via Portuense. L’allargamento della strada, continua ad essere problematico, con le note conseguenze in tema di viabilità. Ci sono però delle novità. La prima riguarda una manifestazione che i residenti hanno deciso d’indire. La seconda attiene alcune dichiarazioni di un dirigente apicale della Soprintendenza speciale. Andiamo con ordine.

IL FLASH-MOB - Il gruppo informale PortuenseAttiva, da qualche giorno sta annunciando l’intenzione di organizzare un flash-mob. L’appuntamento per i residenti, come leggiamo dall’evento creato su facebook, è per le ore 19 del 24 giugno. “Arrivi,  gonfi un palloncino e ci scrivi sopra  'nulla osta!' – spiegano gli organizzatori – poi, se vuoi, fai una foto con la scritta '‪#‎sbloccateilponteportuense‬' che poi utilizzeremo per la campagna alla soprintendenza”.

REPLICA LA SOPRINTENDENZA - Chiamata in causa da PortuenseAttiva, la Soprintendenza ha replicato. Sulla pagina facebook del gruppo di cittadini, è infatti riportato un lunghissimo post firmato dalla dottoressa Laura Cianfriglia. “Ho letto quanto è stato pubblicato su questo sito e mi domando come mai nessuno dei cittadini, che giustamente protestano, ha pensato di chiedere direttamente alla Soprintendenza il vero motivo del ritardo dei lavori per l'allargamento della Portuense – scrive la dirigente  - Premesso che gli scavi archeologici preliminari per un'opera pubblica sono obbligatori per legge, premesso che abbiamo sempre fatto presente agli uffici comunali (dal 1998) che quell'area è importantissima dal punto di vista archeologico e che sarebbe stato più opportuno fare un progetto meno invasivo per evitare complicazioni, la Soprintendenza è stata sempre presente e collaborativa. Il cantiere è comunale/municipale – viene spiegato -  e noi abbiamo solo la direzione scientifica degli scavi necessari all'elaborazione del progetto, visto che i reperti archeologici in quel tratto sono quasi affioranti”.

IL SILENZIO DELLE ISTITUZIONI - Fatte le dovute premesse, l’Archeologa arriva al punto focale. “Quale sarebbe l’interesse della Soprintendenza a fermare i lavori? Il 14 novembre 2015 il cantiere è stato chiuso improvvisamente dal Municipio per 'problemi amministrativi'. Da allora, nonostante i continui solleciti da parte del nostro Ufficio presso Roma Capitale e Municipio XI, sia verbali che scritti, per la conclusione dell'intervento, non ci sono state risposte. Il lunghissimo stallo delle attività ha determinato fra l'altro una serie di gravissimi danni alle strutture archeologiche, esposte per troppo tempo agli agenti atmosferici e ad atti vandalici, nonché altre gravissime conseguenze sulle persone e sulle cose. Cosa dunque impedisce la ripresa e la conclusione dei lavori? Noi non lo sappiamo. Ci rendiamo perfettamente conto della situazione di disagio che perdura da troppo tempo, siamo anche noi cittadini, ma non possiamo intervenire sull'iter di un'opera che dipende da un'altra Amministrazione. Noi abbiamo dato, già da molti mesi, tutte le indicazioni necessarie (mezzi, manodopera, ecc.) per finire i lavori e chiudere, senza risultato. Dobbiamo intervenire direttamente noi con nostri fondi?  Probabilmente lo faremo, visto che non sembra esserci un'altra soluzione” conclude la dottoressa Cianfriglia.

LA RICHIESTA DI CHIARIMENTI - Alle parole del  Dirigente della Soprintendenza, si è agganciato il portavoce del comitato DifendiAMO ROMA Augusto Santori. “Chiediamo chiarezza dal Municipio sulle parole espresse dalla Sovraintendente Cianfriglia. Ci sono delle accuse molto chiare e circostanziate che sono state esternate pubblicamente e che di fatto farebbero emergere un contesto in cui il Presidente Veloccia avrebbe mentito alle migliaia di cittadini del quartiere Portuense che da anni attendono quest’opera. Annunciare per tante volte la riapertura dei cantieri e l’imminente fine dei lavori per l’allargamento del ponticello di Portuense – conclude Augusto Santori – è stata una delle poche cose fatte da questa Giunta, ora vogliamo capire se anche su questo tema Veloccia ha voluto prendere per i fondelli i cittadini di Portuense urlando parole al vento”.

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