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Venerdì, 29 Marzo 2024
Trullo Trullo / Viale Ventimiglia

Trullo: tra burocrazia e rimpalli di responsabilità, l'interramento dell'elettrodotto resta un sogno

Residenti preoccupati chiedono di rimuovere i cavi

Passano tra i palazzi e le scuole. Su viale Ventimiglia tra i lotti dell'Ater ed hanno legato la loro storia, nelle ultime decadi, alla richiesta di vederli rimuovere. Ma dell'interramento dell'elettrodotto che, attraversa il Trullo si spinge fino a Portuense e Casetta Mattie, si sono perse le tracce.

La preoccupazione dei residenti

"Passa sopra le case e vicino alla scuola elementare Collodi" ricordano preoccupati gli attivisti del Comitato di Quartiere la Torretta del Trullo. "Sono anche venuti a fare delle rilevazioni, un paio di anni fa. Però si sono concentrati sul livello stradale, mentre bisognerebbe effettuarle nei piani alti dei palazzi, quelli che sono più vicini ai cavi. In ogni caso, da allora non è successo più nulla".  Le rilevazioni vennero effettuate per verificare la salubrità di viale Ventimiglia, nel punto dove venne successivamente realizzata un'area giochi.

L'interessamento del Municipio

Nel 2013 la questione dell'interramento è stato affrontato anche a livello municipale. In consiglio il M5s ha portato un documento che impegnava l'allora presidente Veloccia "ad attivarsi nei confronti dei gestori ed utilizzatori degli elettrodotti, nonchè presso gli organi istituzionali, per la realizzazione di un piano di rimozione o interramento degli elettrodotti". Il documento venne votato all'unanimità. "E' una giornata storica" si era spinto ad affermare l'allora capogruppo pentastellato Alessio Marini.  Tuttavia i cavi sono rimasti al loro posto, nonostante l'interessamento del Municipio.

Un iter lungo e complicato

"Abbiamo fatto vari incontri con Terna e Ferrovie dello Stato –  ricorda Maurizio Veloccia, all'epoca dei fatti presidente del Municipio XI – Per realizzare questo interramento, Terna deve provvedere a redigere un progetto e poi a darne esecuzione". Ma non è semplice come appare. "Prima di tutto occorre che FFSS, proprietaria dell'elettrodotto, lo ceda a Terna. Dopodichè va redatto un progetto definitivo perchè nel 2014 abbiamo trovato soltanto uno studio preliminare, privo della fattibilità tecnica. A quel punto si deve aprire una conferenza dei servizi a livello nazionale, che coinvolga il Comune ma anche il Ministero". Tempi lunghi. "Il passaggio della proprietà da FFSS a Terna è progressivamente iniziato- annuncia Veloccia - , ora la speranza è che il municipio continui a seguire questo processo". Nel frattempo i cavi restano al loro posto. 

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