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Magliana Casetta Mattei / Via Luigi Candoni

Candoni, roghi tossici e amianto: "Bonifichiamo il terreno, ma resti il presidio"

La presenza di amianto in via Candoni acutizza la necessità ad una pronta bonifica dell'area. Si punta il dito anche contro i costi di gestione dei Campi rom, di cui si attende l'esito del bando per la relativa guardiania

La presenza d’amianto, rinvenuta a ridosso di via Candoni, continua a destare preoccupazione. Le ricette per affrontare il clima d’insicurezza che pervade chi opera nella zona, divergono però fortemente. Da una parte si punta alla bonifica ed all’esternalizzazione del servizio di guardiania, tramite bando comunale. Dall’altra si chiede di porre fine all’esperienza dei campi.

LA NECESSARIA BONIFICA - “Sapevamo che la situazione era grave, quando chiedemmo al Prefetto un presidio della Polizia Locale,  commenta la Presidente del Consiglio Municipale Emanuela Mino. “Il Municipio ha chiesto inoltre che a questo intervento, seguisse una bonifica che, oggi più che mai, si ritiene estremamente necessaria. La situazione desta preoccupazione per chi abita nella zona, per i bambini che frequentano il nido, per i lavoratori ATAC, per i frequentatori del vicino ospedale, per gli stessi abitanti del campo e, non ultimo, per chi continua da mesi a presidiare la zona” osserva Mino. La Presidente del Parlamentino municipale ha poi sottolineato che ancora non si consoce “l’esito del bando che istituirà il servizio di guardiania all’ingresso del campo”, di cui si resta in attesa.

IL COSTO DEI CAMPI - Non tutti però puntano sul nuovo servizio di guardiania. Al contrario, e non da oggi, c’è chi propone una soluzione diversa. “Continuare a mantenere questi scempi è assurdo ma al contrario in Campidoglio stanno per spendere altri 11 mln di euro per tenerli in vita – ricordano Federico Rocca e Valerio Garipoli, esponenti romani di Fratelli d’Italia  La chiusura definitiva di tutti i campi è invece l'unica strada percorribile per dire basta. Altre soluzioni – aggiungono i due  porterebbero soltanto altri fallimenti. E finirebbero per mantenere il degrado esistente”.  Per non parlare della salute di chi, oltre ai roghi tossici, deve subire i  roghi tossici e qualche volta, nel caso delle forze dell'ordine,  anche le aggressioni quando cercano di intervenire”.

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