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Marconi Marconi / Piazza Enrico Fermi

No Pup Fermi: diffida per l'Assemblea Capitolina che non discute la delibera popolare

L'Assemblea Capitolina ancora non ha votato la proposta di delibera d'iniziativa popolare che chiedeva la cancellazione del PUP. A quasi due anni di distanza dalla presentazione, il Comitato NOPUP diffida la presidentessa Baglio ed i Capigruppo

Cinquemila firme su circa settemila residenti. Tanti sono stati i cittadini del quadrante Marconi che hanno sottoscritto, due anni fa, la proposta di delibera consiliare promossa dal Comitato No Pup Fermi. Eppure, nonostante il cambio di giunta ed i costanti appelli dei fautori dell’iniziativa, l’Assemblea Capitolina ancora non l’ha votata.

LA DIFFIDA - In mattinata si è registrato un nuovo capitolo nella complicata vicenda. E'  infatti stata inviata una diffida alla neo presidentessa Valeria Baglio ed ai Capigruppo dell’Assemblea. A renderlo noto è il portavoce del Comitato No Pup Fermi Riccardo Micheli, autore dell'iniziativa. “Lo abbiamo fatto per ottenere la votazione definitiva della delibera 38/2012 e per avere una spiegazione sui ritardi che caratterizzano questa proposta di iniziativa popolare, consegnata nel 14 marzo 2012 e da allora sempre ignorata”.

LA VOTAZIONE DELLA DELIBERA - In verità, la scorsa estate la proposta di delibera è arrivata in Aula Giulio Cesare. Ma da lì è stata rispedita in Commissione, per un’attenta valutazione. Una scelta che però non è piaciuta agli attivisti del Comitato No Pup. Il timore che trapela, è che si possa intervenire con delle modifiche al testo della proposta. Un’opzione contraria al Regolamento di Roma Capitale. “Il regolamento afferma esplicitamente che una delibera di iniziativa popolare, che è legislativamente molto differente da una proposta dal consiglio comunale o dalla giunta – ricorda Micheli -  deve essere approvata o respinta, senza ulteriori modifiche o emendamenti”.

LA RICHIESTA DEI CITTADINI - Ciò che il Comitato No Pup chiede, è di “provvedere all’immediato adempimento, calendarizzando nuovamente la suddetta delibera con relativa votazione, entro 14 giorni dalla ricezione della seguente diffida”. In caso contrario, ed anche in assenza di una “risposta scritta e documentata” circa il rinvio della delibera in Commissione, “ procederemo con un esposto al prefetto Pecoraro in modo che possa intervenire per tutelare i diritti dei cittadini e il rispetto del regolamento”.

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