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Ponte Galeria Ponte Galeria / Via del Ponte di Malnome

Trasferenza a Ponte Malnome: Raggi aveva promesso 180 giorni di apertura. Ama punta sulla proroga

L'azienda vuole tenere aperto il sito la cui entrata in funzione aveva scatenato le proteste nella Valle Galeria. Lì vengono trasferite 300 tonnellate al giorno di rifiuti. Veloccia (PD): "Epilogo scontato"

L'Ama punta a mantenere in funzione il sito di trasferenza di Ponte Malnome. Domenica 7 luglio però, scade il termine fissato dalla Sindaca per il suo utilizzo. Virginia Raggi, anche in occasione di una vivace assemblea cittadina, aveva promesso che l'impianto della Valle Galeria sarebbe rimasto aperto per 180 giorni.

Il sito di trasferenza

Era dicembre, la città doveva fronteggiare l'emergenza derivanta dall'incendio del TMB Salario. In quell'occasione, sfidando le contestazioni dei residenti della Valle Galeria, l'amministrazione capitolina aveva deciso di utilizzare il sito di Ponte Malmone per trasferire 300 tonnellate al giorno di rifiuti.  Come spiegato nel corso dell'incontro con i residenti, l'immondizia, stoccata all'interno di quell'impianto, sarebbe stata caricata sui camion per essere poi trasferita fuori città. Un'operazione che, attraverso un apposito sopralluogo, venne anche mostrata ai residenti preoccupati della Valle Galeria. Ai quali, comunque, era stata a più riprese ribadita l'intenzione di mantere fede all'impegno: l'impianto sarebbe rimasto in funzione per soli 180 giorni.

L'iter della proroga

La richiesta di proroga, da via Castiglion de la Barca, ancora non è ancora formalmente approdata negli uffici capitolini. L'intenzione di Ama è però di farla pervenire al più presto. Serve un'ordinanza firmata dalla Sindaca. Per ora sul tavolo ancora, la richiesta, non è arrivata.

La parola data

La possibilità che Roma Capitale, una volta ottenuta la richiesta di Ama, possa tornare sui propri passi, ha riacceso le proteste."E' assurdo: la Sindaca Raggi si era impegnata con i cittadini del municipio a non concedere proroghe oltre i 180 giorni. Aveva chiaramente detto: o Ama trova un sito alternativo a Ponte Malnome entro i 180 giorni o andranno via comunque da lì in altro modo – ricorda l'ex  pentastellato Mirko Marsella (Liberi e Uguali) il primo consigliere a lasciare la maggioranza grillina in Municipio XI – ora la Sindaca mantenga la parola data e liberi quell’aria. I cittadini meritano rispetto. Questi sono i risultati di 3 anni di totale incapacità sul tema rifiuti.”

Un epilogo scontato

Più disincatanta la valutazione espressa dal leader democratico del Municipio XI  "Mesi fa avevamo dichiarato che non era possibile ipotizzare una soluzione pro tempore se non si fosse, nel frattempo, investito in una strategia – osserva Maurizio Veloccia, già Minisindaco di Arvalia durante l'amministrazione di Ignazio Marino – avevamo previsto che, all'emergenza di dicembre, sarebbe seguita un'altra emergenza, tale da rendere necessaria un'altra proroga. Ed è quello che puntualmente accadrà se la Sindaca darà il via libera alla richiesta di Ama".

Roma lercia e l'assenza di pianificazione

C'è anche un altro aspetto che, secondo l'ex presidente del Municipio XI, dimostra l'assenza di strategia. "Gli unici impianti nuovi che il grillini hanno proposto, in questi tre anni di amministrazione cinque stelle hanno riguardato  il compostaggio. Ma durante la Conferenza dei servizi Comune-Regione questi impianti - sottolinea Veloccia - sono stati bocciati proprio da un dipartimento capitolino. Un paradosso in piena regola". Una contraddizione che evidenzia una difficoltà di pianificazione le cui conseguenze, nelle ultime settimane, sono plasticamente mostrate dai cassonetti stradali. Colmi all'inverosimile in ogni quadrante cittadino.

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